di Antonino Pane
RAVENNA - Le moderne navi che utilizzano il gas naturale liquefatto come carburante potranno essere rifornite nei porti ma anche in mare aperto. A Ravenna il varo tecnico della prima nave/piattaforma in grado di trasportare contemporaneamente gnl e anche combustibili petroliferi. È stata costruita dai cantieri Rosetti Marino per la Panfido e C., la società che
gestisce i rimorchiatori nei porti di Venezia e Chioggia.
Questa nuova costruzione ha una serie di primati assoluti: è la prima piattaforma al mondo in cui si incastra perfettamente la poppa di un rimorchiatore in modo da avere un unico blocco di traino (rimorchiatore più piattaforma). Il rimorchiatore specifico per questa attività, è il primo che batte bandiera italiana. Inoltre il rimorchiatore, costruito con la piattaforma, è il primo
bifuel, nel senso che utilizza diesel in avviamento e poi gnl per navigare.
Complessivamente, inoltre, è il primo impianto integrato per approvvigionare anche le grandi navi alimentate a gnl ed è il primo sistema che consente di trasportare sotto bordo a una nave
che vuole “fare il pieno” più di 4.000 metri cubi di gas e mille metri cubi di fuel oil.
I due giganteschi serbatoi, simili a carlinghe di aerei, sistemati sulla piattaforma sono in grado di ospitare a temperatura controllata il gas liquido (metano a -160 gradi). Progettato in Spagna e costruito in Italia questo è il primo progetto europeo di reale conversione verso energie sostenibili per il settore shipping. E nasce proprio a Ravenna, a poche miglia di distanza dal primo impianto di stoccaggio gas naturale liquefatto realizzato sulla terraferma in Italia. Un impianto che proprio ieri Edison ha presentato come punto di eccellenza in Italia pronto a far evitare i passaggi nel porto di Barcellona per fare rifornimento alle nuove navi da crociera spinte dal gnl. Ravenna, insomma si propone come punto di assoluta avanguardia nelle soluzioni che accompagnano la tradizione ecologica verso combustibili naturali.
Insomma la piattaforma, denominata Cargo Unit, e il rimorchiatore, destinati a iniziare a operare in Alto Adriatico dalla primavera prossima, sono parte integrante del primo sistema autonomo di approvvigionamento di gnl dotato della massima flessibilità operativa: in pratica è in grado di approvvigionarsi da differenti depositi costieri per poi fornire il gas naturale liquido alle navi. E il trasbordo più avvenire indifferentemente nei porti o anche in mare aperto. In buona sostanza, dunque, non sarà più necessario costellare i porti italiani di depositi di gnl; la costruzione per l’armatore Panfido e C. può rifornire navi ovunque. E non basta. Davide Calderan, ceo della società armatrice, ha detto chiaro e tondo che una seconda unità potrebbe essere dislocata sul Tirreno in modo da coprire tutta la costa italiana.
“È un passo importante – ha affermato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio – per la transizione energetica degli scali di Venezia e di Chioggia e non casualmente la nostra Autorità si è impegnata in prima persona nel progetto gnl Poseidon Med II”.